Perché gli uomini tradiscono? E come scoprire i tradimenti maschili?
Gli uomini si sono guadagnati il disprezzo delle donne per le loro scorrettezze sessuali, ma in pochi lo ammetteranno.
Il mio genere, probabilmente responsabile tanto della distruzione quanto del bene nel mondo, ha ereditato un disprezzo culturale difficile da difendere.
Il fatto è che gli uomini (60 per cento) tradiscono di più le loro coniugi rispetto alle donne (40 per cento), si impegnano in comportamenti sessuali compulsivi, e probabilmente il numero del tasso di divorzio crescente è il risultato di questa tendenza.
Quindi come fare a sapere con certezza se ti tradisce?
Il modo migliore per scoprire un tradimento è utilizzare un’app di spionaggio e localizzazione. Ti consentirà di sapere tutto ciò che fa il tuo o la tua partner con lo smartphone.
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Potrai fare molte cose, tra cui:
Dal momento che siamo in argomento, mi permetto di aggiungere: se ci fosse un reality show chiamato “Chi sono più evoluti: gli Uomini o le Donne?”- penso che i ragazzi perderebbero facilmente.
Credo fermamente che le donne siano più relazionalmente sofisticate e gestiscano le loro emozioni meglio degli uomini. Francamente, l’uomo medio è all’oscuro di ciò che rende sano un rapporto e ha bisogno di crescere al fine di riuscire in amore e intimità.
Detto questo, noi, come uomini non possiamo nasconderci dietro la scusa “Semplicemente non siamo bravi nelle relazioni” e, care signore, il vostro disprezzo per l’inettitudine maschile in tutto ciò che riguarda le relazioni non incoraggia certo gli uomini a fare meglio.
Anche se la tendenza a demonizzare i tradimenti maschi e a distruggerne le effigi è avvincente, il disprezzo non risolve i problemi gravi, anche se la catarsi emotiva che dà può essere temporaneamente inebriante.
Questa è la mia preoccupazione per l’attuale dialogo sul tradimento, le relazioni, e l’infedeltà.
Qualcuno ha avuto modo di dire la verità sul tradimento, indipendentemente dal fatto che sia “sexting”, donnaiolo, da una notte e via, o alla ricerca della cosiddetta “anima gemella”, mentre è già sposato.
Che cosa sta succedendo nei rapporti oggi, e perché sono così tanti gli uomini disposti a sacrificare tutto in funzione del loro pene?
Sembra che non vi sia alcuna mancanza di intelletto alla base del diffuso “Effetto Tradimento” negli uomini; la maggior parte sono abbastanza intelligenti.
Dobbiamo considerare l’intero 60 per cento degli uomini che hanno delle relazioni adultere come sociopatici, narcisisti, non idonei per le relazioni umane?
Sarebbe troppo semplice e superficiale. Credo di “no“, anche se quelle tipologie di uomo rientrano nella maggior parte delle frasi a effetto, quando si scopre che una persona famosa ha tradito il coniuge. Forse siamo socialmente inetti e ragioniamo con una carenza di intelligenza emotiva.
Le donne più progressiste confessano privatamente la loro valutazione politicamente scorretta che “non possono farne a meno… gli uomini sono relazionalmente ritardati e sono guidati dai loro cazzi“.
Magari per alcuni è proprio così, ma di certo c’è più in gioco nella complessa danza che compone una relazione, e il territorio ancora più inesplorato dove l’esperienza e le abitudini relazionali interne si interfacciano nel matrimonio dell’intimo contatto chiamato amore moderno.
Vorrei avventurarmi in un territorio pericoloso e cercare di offrire una spiegazione per quello che, per molti, è inspiegabile.
Anche se non ho la presunzione di avere tutte le risposte, in particolare sul perché gli uomini tradiscono con la frequenza con cui lo fanno, ho posto a me stesso tutte le difficili domande sul perché l’ho fatto. Ho fatto il mio dovere su me stesso e ho scoperto qualcosa sui demoni in gioco sia nella psiche che nell’anima di una relazione.
In primo luogo, una parola sulle “spiegazioni”. Le spiegazioni sono solo scuse se sono prive di responsabilità e non risolvono un problema.
Offro una “spiegazione” per il motivo per cui ho scelto di tradire mia moglie, e contribuendo intenzionalmente al dialogo sul tradimento, nell’interesse di comprendere il complesso contesto in cui si decide di tradire, non come una scusa per giustificarsi.
Non c’è mai una valida “ragione” per avere una relazione adultera, punto. Ma tuttavia, ve ne sono ogni giorno in proporzioni epidemiche.
Avendo fatto fatica a venire a patti con la mia infedeltà, mi sono reso conto che, mentre ero pienamente responsabile nel fare la scelta di tradire la mia compagna, la decisione è stata presa in un contesto molto complicato in cui ho creato le condizioni perché la mia vulnerabilità incontrasse l’occasione nella tempesta perfetta, quella che sentivo necessaria per la mia sopravvivenza, ma chiaramente era auto-indulgenza.
Quello che ho potuto scoprire è la natura diadica del tradimento, un concetto che fa partire un embolo a molte persone quando lo espongo, ma avendolo vissuto, sanno che è vero.
Un tradimento, il più delle volte, è il fallimento di un rapporto e la gente che tradisce lo fa per soddisfare i reciproci bisogni adeguatamente, nonostante il fatto che solo un partner può scegliere di essere infedele.
Questo quadro è fondamentale per il percorso di guarigione che alla fine porta ad una riconciliazione magica dopo un tradimento ed un divorzio. A meno che tu non trascenda la colpa e possa compassionevolmente accettare la tua parte di responsabilità per il tradimento, il risultato sarà il divorzio.
Se i tuoi sospetti relativamente alla possibilità che ti stia tradendo sono fondati, ti invito subito a scaricare l’app mSpy. Avrai a disposizione uno strumento infallibile che ti consentirà di scoprire con certezza in meno di 24 ore, se il tuo partner ti sta tradendo.
Invece di offrirti aneddoti psicologici, il mio intento è quello di condividere con te la dolorosa esperienza degli eventi che hanno portato alle mie scelte sbagliate, nella speranza di poterti aiutare a capire il motivo per cui un uomo, e forse molti altri, decide di tradire.
1. Credevo che le regole non si applicassero a me… così ho fatto le mie regole.
Le mie razionalizzazioni fantasiose mi hanno dato più luoghi in cui nascondermi. Mentre ero significativamente coinvolto nella vita dei miei clienti a lavoro, non c’ero mai e non mi impegnavo nella mia, quindi non sono mai stato realmente disponibile per quello che dicevo di avere bisogno e colpevolizzavo mia moglie per non soddisfare le mie esigenze.
Se non si prende una posizione nel rapporto per ciò che si vuole, si rinuncia al diritto di averlo. Purtroppo, non lo avevo ancora capito quando ho scelto di avere una relazione extraconiugale.
Soluzione: Rinunciare al diritto. Smetti di incolpare e chiedi ciò di cui hai bisogno o che desideri e alza i tuoi standard chiedendolo, piuttosto che aspettandotelo.
2. Ho confuso significato e autostima con certezza e successo.
Credevo di avere valore, e quindi di poter essere amato, solo se avevo successo nel mondo degli affari e che mia moglie mi trovasse attraente solo se le garantivo lo stile di vita che io pensavo volesse.
Ero un maniaco del lavoro che avrebbe potuto giustificare qualsiasi cosa al fine di realizzarsi, poiché c’era così tanto che dipendeva da questo.
Mi convinsi che ero un “oggetto del successo” e che vivevo una storia in cui a lei non importava nulla di me, quello che le importava era la vita che le garantivo, alimentando il risentimento che mi ha desensibilizzato alla legittimazione che mi cresceva all’interno.
Soluzione: definire la mia autostima e il successo sulla base di “chi sono io”, non su cosa produco. Mostrare agli altri come trattarmi cambiando il modo in cui mi relaziono a me stesso.
3. Mi sono raccontato la storia che mia moglie era la causa della mia infelicità e la delusione nel nostro matrimonio.
L’arroganza e l’ego acquisiti nel rincorrere il successo mi hanno permesso di concentrare la colpa su tutto tranne che sul reale responsabile-io.
Come ho instancabilmente fatto con gli altri, ho lentamente ucciso la mia anima, non comunicando in modo efficace a mia moglie la mia rabbia, il risentimento, o la frustrazione che ho provato e pensavo che lei “avrebbe dovuto saperlo.”
Nessuno è così bravo, né tantomeno deve esserlo. Ma una volta che ti convinci che sei una vittima di qualcosa, puoi giustificare qualsiasi cosa ed il solo pensiero mi ha permesso di razionalizzare di avere una relazione extraconiugale.
Dopo tutto, “Se nessuno si preoccupava di me, tranne per quello che potevo dargli, chi altro poteva soddisfare le mie esigenze, se non lo facevo io?” Non c’è niente di razionale nella psicologia del tradimento!
Soluzione: smettere di sentirmi dispiaciuto per me stesso e diventare responsabile per il mio ruolo e per il mio contributo all’insoddisfazione.
4. Ero un bugiardo esperto.
Gli uomini hanno una straordinaria e pericolosa capacità di compartimentalizzare la loro vita in compartimenti che si escludono a vicenda, le cui pareti non hanno finestre o porte.
In questo stato dissociativo diviso, ho razionalizzato tutto, compresa la creazione di due mondi che ho gustato, come “complessità”, convincendomi di essere sfruttato da mia moglie, e che fossi destinato ad essere criticato, giudicato e incompreso e quindi “avevo il diritto di mentire su tutto ciò che volevo per la mia auto-salvaguardia“.
Così l’ho fatto, con il pretesto di proteggere lei e al contempo sopravvivere, non riuscendo a vedere che la maggior parte del dolore in un tradimento è l’inganno.
Soluzione: Senza l’integrità, la vita semplicemente non funziona. Ho alzato i miei standard e ho radicato la mia identità nella virtù praticamente, non concettualmente.
5. Ho confuso attrazione sessuale e fantasia per amore.
Presto nella vita, ho imparato a usare il sesso come droga e mezzo di fuga, dove ho potuto nutrire me stesso e lenire il caos di un’infanzia difficile. I semi della compulsività sono stati seminati, e la mia formula vincente di non aver bisogno di nessuno, tranne della mia vita di fantasia, è stata creata.
Di fronte a vite parallele, un matrimonio basato sui figli, l’abbandono percepito e la mancanza di apprezzamento che ho provato nel nostro matrimonio, mi rivolsi agli strip club e alla pornografia come ad una cura, che ha solo reso le cose peggiori.
Un rapporto vero e proprio non potrà mai competere con la fantasia, e l’attrazione sessuale non è amore. Ho confuso un’esperienza di emozioni e novità con una persona che ho chiamato la mia “anima gemella” ed ho inseguito quella persona come se fosse la fonte del mio sentirmi vivo.
Non lo era, perché i tradimenti non sono rapporti reali; sono fantasie costruite velocemente su un inganno che non possono essere portate alla luce del giorno.
Soluzione: Vivi all’interno dei confini. Identifica il “mito dell’anima gemella” come una bugia e impara ciò che il vero amore richiede dalle persone nei rapporti reali.
6. Non mi sono preso la responsabilità per il mio benessere mentale.
Amare qualcuno richiede di crescere, di elevarci al di sopra delle nostre ferite e assumerci la responsabilità per quello che ci serve come adulti. Ho fatto l’errore di cercare di usare le persone per confermare quello che pensavo mancasse in me – un buco nero di vuota, ciclica insoddisfazione.
Non sono riuscito a gestire la mia depressione, qualcosa contro cui avevo lottato fin dall’infanzia, ad evolvere oltre i fantasmi della mia famiglia di origine, o a venire incontro alle mie esigenze di salute mentale.
Evitando di fare il lavoro necessario per crescere e guarire, non sono mai diventato una persona in grado di dare e ricevere amore maturo.
L’intimità, quello che affermavo di volere e di avere bisogno, non era in realtà qualcosa che ero in grado di gestire, ma ho accusato il matrimonio e mia moglie per “avermela negata,” rafforzando ulteriormente il mio senso di diritto a soddisfare quel bisogno da qualche altra parte.
Soluzione: crescere diventando un uomo, impegnarsi nella terapia e nell’auto-miglioramento, e imparare la scienza e l’arte dell’intimità.
Se, in questo momento, sospetti di essere vittima di un tradimento, non aspettare che le cose si complichino ulteriormente: è arrivato il momento di avere la certezza di un eventuale tradimento.
Ma come fare ad avere questa certezza? Continua a leggere per scoprirlo…
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